Piuri, Trenord, “Milano è congestionata servono investimenti su infrastruttura”

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“Lavoriamo su un’infrastruttura che ormai è oltre la saturazione, su cui i vincoli principali sono il 50% delle linee a binario unico e il nodo di Milano“.

Inizia così una lunga intervista rilasciata dall’AD di Trenord, Marco Piuri a Il Giorno.

“La domanda di mobilità non è ancora tornata ai livelli pre Covid: mancano ancora all’appello 150mila passeggeri al giorno. Questo ci fa pensare che siamo di fronte a un cambiamento strutturale della domanda, con cui fare i conti.

Un altro tema è la difficoltà nel reperire materie prime per i produttori di treni, anche se per ora non ci sono ritardi nelle consegne”.

C’è poi il problema energia.

“Noi siamo un’azienda energivora per definizione. Prima dell’esplosione dei costi consumavamo poco meno di 40 milioni di euro di energia, ora la stima per il 2023 arriva a 100 milioni. Noi possiamo pensare di ridurre fino al 5-10% dei consumi, ma è impossibile fare di più.

L’unica possibilità è un intervento governativo ed europeo, altrimenti i nostri bilanci soffrono. Nel 2019 contavamo su 350 milioni di introiti dalla vendita di biglietti e abbonamenti, ma ora anche questa somma è ridotta”.

Si torna poi a parlare di infrastrutture.

“Bisogna capire dove è possibile fare più binari, quali tecnologie consentono di avere treni più veloci e più frequenti e lavorare sulla specializzazione delle reti.

Guardando la mappa, ad esempio, è evidente che c’è una congestione enorme nel nodo di Milano, dove circolano anche i treni merci.

Per ridurre i tempi di percorrenza bisognerebbe fare meno fermate. Sul totale di oltre 400 stazioni, in più di 200 passa meno del 6% dei passeggeri. I nostri studi rivelano che se aumentassimo la velocità del 15%, l’utenza della ferrovia potrebbe passare dal 12% al 38% degli spostamenti”.

E ancora. “Servono passi avanti significativi anche a livello infrastrutturale. Rfi ha dichiarato un piano di 14 milioni di investimenti in Lombardia, ma gli interventi più importanti, sull’aumento dei binari, saranno completati dal 2026 in poi e non modificheranno strutturalmente il nodo di Milano.

I numeri dimostrano da 4 anni un progressivo miglioramento del servizio, ma alle condizioni attuali sulla puntualità non è possibile fare di più”.

Si arriva poi al tema sempre purtroppo attuale delle aggressioni ai ferrovieri.

“Ci troviamo di fronte a gang che distruggono completamente treni e stazioni: da gennaio abbiamo cancellato 168mila metri quadrati di graffiti. Molti episodi, poi, hanno origine da passeggeri che non hanno il biglietto. Per questo abbiamo messo in campo squadre per fare da filtro nelle stazioni e impedire che salgano a bordo”.

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